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Da grande voglio fare il cineasta. Terzo giorno dedicato al Concorso Prodotti Audiovisivi delle Scuole

12 Dicembre 2015 by in category Articoli dal DAMS with 0 and 0
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È una mattina di dicembre, l’11 per esattezza, il Natale si avvicina e i ragazzi presenti in sala, insieme ai loro insegnanti, si scambiano due parole sugli ipotetici regali che riceveranno, ma poi le luci iniziano a calare. Il silenzio e lo schermo si fanno sempre più protagonisti. Sono estasiati: le loro piccole grandi opere, realizzate autonomamente, talvolta con un piccolo aiuto da parte degli insegnanti, stanno per essere proiettate.

Alcuni di loro hanno un sogno: fare cinema, e chissà che questo Festival non diventi per loro una delle tante e possibili soddisfazioni future. Tutti i corti però, oltre a questa passione sfrenata per la settima arte, sono conditi di molto altro: da una visione “aperta” e non discriminatoria, che parte dall’assaggio dei cibi diversi come conoscenza del diverso, proseguono con una denuncia esplicita sulla troppa tecnologia e continuano con il tema della volontà di abbattere la quarta parete. Altri corti sono provocatori e salati, come le lacrime che spesso escono da volti dei timidi ragazzini vittime di bullismo; presenti poi anche temi legati al problema dell’immigrazione e del vandalismo. Prescriviti la vita, il corto che ha aperto il concorso, realizzato dall’Istituto Duca degli Abruzzi di Catania, è incentrato sul prendersi cura dell’altro, in particolare su un ragazzo che soffre di problemi di depressione; ecco che il gesto di sfilare di dosso la felpa nera è metafora di liberazione del problema, con a far da sfondo il bel mare siciliano. Presente in sala c’è poi il gruppo di ragazzi che ha realizzato un corto inviato al CONI per opera degli insegnanti di Educazione fisica. Sullo stile dello spot pubblicitario, elogia la grinta e l’illusione del limite, “Tutti ce la possono fare”. Sono seguiti poi altri due corti per terminare la prima tranche del concorso.

È in sala 1 del cinema Massimo di Torino però che i ragazzini delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, ne animano le pareti; sono persino interpellati a esprimere il loro giudizio riguardo le proiezioni; battiti di mano, applausi, fischi, di nuovo applausi, commenti sentiti. Continua così la seconda parte di mattinata che ha previsto, introdotto da Michele Marangi, la visione di 12 film, tra cui Offline, realizzato da ragazzi romani, che segue lo stile del musical, e proprio qui più che in qualunque altro corto la musica diventa mezzo di coesione interscolastica. Un altro è Cambiamo pelle: nocciolo della questione, un cambiamento innovativo nell’ambito dell’organizzazione scolastica.

Dalla piccola provincia Riva di Chieri, passando per Bologna e dalla capitale e arrivando sino in Sicilia e fino all’ azzurro Salento, il Sottodiciotto ha inondato con la sua freschezza tutto lo stivale!

 

Martina Di Nolfo

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