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Il cinema che educa. Sottodiciotto: il Concorso Nazionale dei Prodotti delle Scuole

10 Dicembre 2015 by in category Articoli dal DAMS with 0 and 0
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Come è noto ormai, il tema dell’edizione di Sottodiciotto 2015 è “ Mi metto in gioco”. Si lascia quindi la libertà ai giovani e giovanissimi studenti di creare dei corti il cui tema è assolutamente libero. Il Concorso Nazionale 2015 è rivolto a tutti gli istituti di Italia che abbiamo voglia di partecipare all’iniziativa, non ci sono limiti alla creatività: sono state coinvolte scuole dell’Infanzia e Primarie, e Scuole Secondarie di Primo e Secondo grado.

Ieri, 9 Novembre, nella sala 2 del cinema Massimo, sono iniziate alle 9 e terminate alle 13 una carrellata di proiezioni dei cortometraggi fatti dagli studenti, che sono anche stati invitati a seguire sul grande schermo i loro lavori e parlarne davanti al pubblico rivelando così le impressioni sull’essere protagonisti del cinema. Lo spirito che unisce tutti i ragazzi in quest’esperienza è “esprimere i propri attraverso il cinema”. Tanti sono i temi presi in considerazione, ed è interessante notare come pur essendo ancora piccoli o al massimo adolescenti si parli di argomenti grandi e impegnativi: L’alimentazione è al centro dell’interesse, si mettono in scena mini spot sul nutrirsi in modo sano, oppure si affronta la tematica seria e prettamente occidentale dell’anoressia. Ragazzi delle scuole medie parlano anche di bullismo, nei confronti di compagni ritenuti bersagli utili per essere derisi oppure verso stranieri, solo perché con abiti diversi dai loro. Uno di quelli che è stato attore nel film afferma che: “ il film è stata un’occasione di riflessione, perché prima di giudicare il prossimo bisogna farlo con se stessi e non avere nessun pregiudizio dato da fattori estetici o culturali”. Molto più creativi e particolari dal punto di vista tecnico risultano i lavori fatti dagli studenti delle scuole superiori, come nel caso di un gruppetto di ragazzi provenienti dal liceo artistico, che vista la libertà nella scelta del soggetto, si lanciano in film ispirato al surrealismo di Bunuel o a sketch divertenti fatti in slow motion.Sottodiciotto 18 offre la possibilità di fare cinema a tutti, avendo e non il budget o disponibilità altissime, ma quello che insegna è che per dar vita a un’opera d’arte basta avere tanta creatività e stimolarsi a vicenda. Se poi i ragazzi che hanno aderito all’iniziativa hanno anche fatto proprie le riflessioni sui temi dei corti messi in scena, allora questo è cinema che in più educa.

 

Giulia Conte

 

 

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